Filler | Clinica Lavestale

Filler

Affidati ai migliori

Relatori:

Professore Andrea Garelli
Professore Gianluigi Bergamaschi
Professore Giuseppe Amadei
Professore Marco Rogliani

FILLER

Parliamo del trattamento più diffuso e più richiesto in Medicina Estetica. Copre un campo vastissimo di applicazioni e richiede una conoscenza approfondita delle proprietà dei materiali utilizzabili e delle tecniche di somministrazione. Il trattamento non può prescindere dalla valutazione del paziente. Nella pratica clinica Il focus è certamente quello di rispondere al desiderio/richiesta del paziente; questo tuttavia si realizza secondo il giudizio medico, con l’obiettivo di soddisfare le aspettative e facendo chiarezza sul risultato preventivabile, secondo il principio: Patient wants (ciò che desiderano), Patient Feels (come vogliono sembrare), Patient Needs (ciò di cui hanno realmente bisogno).

Nella valutazione del volto, bisogna osservare caratteristiche e qualità della pelle, caratteristiche morfo scheletriche, valutare le rughe in statica e dinamica, l’armonia delle proporzioni, dei volumi e non ultimo il profilo psicologico del paziente. Si realizza quindi un progetto che può necessitare di trattamenti combinati, di rivalutazioni nel tempo, incontrando anche le esigenze di budget del paziente. Non trattiamo semplicemente singole RUGHE e SOLCHI…ma ci focalizziamo su ciò che IL VISO ESPRIME.

Tipicamente gli inestetismi legati all’invecchiamento che osserveremo riguardano: la perdita di volume della regione zigomatico-malare con conseguente accentuazione delle pieghe naso geniene; arcate sopraccigliari e tempie incavate; lassità cutanea a carico delle guance con perdita di definizione del contorno mandibolare; labbra sottili o riassorbite spesso associate a lassità del sottomento e del collo. Tra gli Inestetismi morfoscheletrici: Un disarmonico rapporto di volumi e proiezioni tra naso, labbra, mandibola e mento, secondo la suddivisione in classi (I – III).

L’ Acido Ialuronico è il componente principale delle formulazioni utilizzate. Come scegliere la giusta tipologia in base al trattamento preposto?

Un BUON FILLER dovrebbe rispondere ad alcune caratteristiche: Cross linking basso; Sicurezza; Riassorbibile.

G’, COS’è? E’ la capacità di un gel di ripristinare la sua forma quando sottoposto ad uno stress (ELASTICITÀ), la capacità del gel di essere modellato e plasmato.

COESIVITA’: capacità di resistere alle forze di trazione. L’alta coesività del prodotto ne mantiene la struttura e l’integrità; è il fattore chiave per l’integrazione nel derma. Questo porta ad un prodotto consistente, dai risultati prevedibili che SI ADATTA bene al tessuto.

Gli obiettivi e le problematiche dei trattamenti estetici del viso variano a seconda della zona da trattare, dello spessore della cute, ecc

Nel trattamento delle labbra ad esempio ricercheremo in un filler una buona modellabilità e spandibilità. Le problematiche possibili di questo trattamento: Evitare bordi prominenti e protuberanze. Per cui il prodotto che utilizziamo dovrà avere una “durezza” medio-bassa.

Rughe e pieghe. Caratteristiche del prodotto: Modellabilità, buona integrazione con il movimento. Problematica: Resistere agli sforzi di taglio e a una leggera compressione. Il target è un filler con elasticità moderata per rispondere naturalmente al movimento del viso; Coesività da bassa ad alta a seconda della profondità della piega/sito di iniezione

Aumento di volume del terzo medio del viso. Obiettivi: Ripristino del volume, contouring 3-D. Problematica: Resistere agli sforzi di taglio e alla compressione. Da cui una coesività medio-alta per resistere alle forze di taglio

Il piano di iniezione (derma superficiale o profondo, sottocute, strato muscolare, strato periosteo) cambia a seconda del settore da trattare. Per Rughe superficiali (contorno occhi, guance, codice a barre) utilizzeremo una tecnica a rilascio con microponfi, lavorando nel piano dermico; trattando le occhiaie, la tecnica utilizzata è a rilascio di microperla nel derma superficiale; nelle rughe nasolabiali la tecnica è a rilascio lineare retrogrado, nello strato subdermico; Nel trattamento del contorno mandibolare e della piega nasolabiale la tecnica a rilascio anterogrado, strato subperiosteo; per la piega della marionetta, la tecnica a ventaglio; nelle guance, tecnica a reticolo.

Per prevenire e ridurre la possibilità delle complicanze legate a incidenti, eventi e reazioni avverse è fondamentale la RACCOLTA ANAMNESTICA E L’ESAME OBIETTIVO  interrogando il paziente circa la Patologie in atto e pregresse rilevanti (diabete, ipertensione, accidenti cardio e cerebrovascolari, neoplasie,…); le terapie farmacologiche in atto (anticoagulanti, steroidi,…); le allergie (anestetici, analgesici), la presenza di condizioni di rischio aumentato (obesità, connettivopatie, pregressi trattamenti di medicina estetica). Tuttavia, nonostante l’accuratezza e la preparazione adeguata, le complicanze sono sempre possibili; Tra gli EFFETTI COLLATERALI più comuni: la comparsa di ERITEMA; EMATOMI; IPERPIGMENTAZIONI. Più rare ma ben più temibili: Edema persistente; necrosi; formazione di noduli; infezioni; parestesie. Pertanto, bisogna ESSERE PREPARATI IN CASO DI EMERGENZA con protocolli conosciuti da tutto lo staff e reagire prontamente identificando e trattando le complicanze precoci.

Il corso monotematico viene di seguito esplicato :

2000 € comprensivo di volo + hotel e materiali utilizzati.

Argomenti : Lip Filler, Rinofiller, Nasogenieni, Filler Zigomo, Armonizzazione Mandibola, Proiezione Mento

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